La farfalla

È nostro compito mantenere vive la ricchezza e la profondità delle immagini significative del passato.

La farfalla

Se non ti rendi simile a Dio, non puoi neanche comprenderLo: solo il simile infatti comprende il simile.
Cresci fino a una incommensurabile grandezza, liberati da ogni corpo, elevati al di sopra di ogni tempo; diventa eternità. Allora, comprenderai Dio.
Fatti impregnare dal pensiero che nulla ti è impossibile; considerati immortale e capace di comprendere ogni cosa, ogni arte, ogni scienza e ogni natura di tutto ciò che vive.
Divieni più alto di ogni altezza, diventa più profondo di ogni profondità.
Ermete Trismegisto, Libro II: 78-81

Prologo
È nostro compito mantenere vive la ricchezza e la profondità delle immagini significative del passato. Gli animali mitici descritti in questo libro [1] liberano immagini speciali della verità che sono connesse a ogni cuore umano, a ogni anima umana.
Le rappresentazioni di animali mitici attivano lo sviluppo dell’anima spirituale, e vi pongono i semi per la vita spirituale che è nascosta in ogni persona. Consentono alla coscienza di volgersi al soprannaturale, proprio come fanno i simboli. Una volta riconosciuti e vissuti, aprono la porta alla connessione, come dice Ermete Trismegisto nella Tabula Smaragdina:

Ciò che è in basso è uguale a ciò che è in alto, e ciò che è in alto è uguale a ciò che è in basso, affinché le meraviglie dell’Uno siano compiute.

Gli animali mitici sono come forze stellari ispiratrici all’interno del microcosmo.
Ci esortano al cammino verso ciò che è santo, ciò che è intero: come esseri umani che devono unirsi a Cristo, la Luce delle Luci in cui avviene la trasfigurazione, e dove tutti gli opposti svaniscono, dove “l’Uno” si riversa nel Santo Graal, nella luce e nel potere, sia cosmico sia nel nostro essere, come fonte dinamica nelle nostre vite.
Seguiamo la via delle stelle, la via della connessione.
Il cosmo è attrezzato per portare il piano universale al suo obiettivo.
Nel microcosmo, come parte del tutto, come un gioiello splendente, siamo preparati per prendere il nostro posto nel mondo per l’umanità, al fine di donarci all’universo come un potere stellare.

Amicizia e potere dell’anima

Io sono oggi; io sono ieri; io sono domani!
Sono l’anima divina e misteriosa.
La mia luminosa pienezza illumina ogni risorto che attraversa le trasformazioni nel regno dei morti e lotta per trovare la sua strada nelle regioni delle tenebre.
Libro Egiziano dei Morti

Il nostro meraviglioso pianeta terra si basa su una formula alchemica che è costantemente attiva.
Lo spazio intercosmico è colmo di sostanza primordiale, la materia magica, un mare eterno di pienezza di vita, in cui il grande respiro dello Spirito muove il mare e lo porta alla rivelazione: un immenso grande spazio, che nel linguaggio sacro è chiamato il Regno di Dio.
Vedi lo spazio cosmico di rivelazione in cui si muovono le stelle e i pianeti; vedi lo spazio di rivelazione della Terra, in cui tutta la vita si dispiega; il campo di rivelazione dell’uomo, in cui voi e io viviamo.

Ogni rivelazione è parte del tutto, armoniosa o ancora in via di sviluppo. Ognuna ha un duplice movimento: centripeto, per ricevere la forza vitale e centrifugo, per diffondere il potere. Questo potere è intriso dell’unica idea che guida l’intera rivelazione. E questo ritmo di opposti è una inalazione e una esalazione in sintonia con un respiro.

L’uomo ha tre santuari in cui può ricevere questo santo respiro: il santuario del cuore, il santuario della testa e il santuario della vita.
Conosciamo il desiderio di essere mossi da quell’unico grande respiro, che nasce da quell’unica idea: lo sappiamo e ci stiamo aprendo per ricevere la materia magica, la sostanza primordiale, gli eteri puri. In questo incontro, l’amore primeggia. Il potere d’amore di Cristo è il potere cosmico della luce che si è donata alla Terra, nel cuore del mondo, nell’anima del mondo.

Questo potere d’amore ci tocca nel nostro cuore, risveglia con dolci baci la scintilla divina che nel nostro cuore riposa. Un nuovo sentimento nei confronti di sé, della vita e del mondo è liberato; osserviamo in piedi tutta la creazione, tutto ciò che vive, il nostro prossimo. Quindi vediamo un sentiero, una via illuminata con luci e intuizioni che possiamo seguire. E se entriamo in quella via, è come l’amore che riceviamo in Cristo, che irradia attraverso di noi ed emana da noi.

Questo flusso d’amore che nasce dal cuore si fa strada verso l’alto e si unisce al grande respiro dello Spirito, al campo della saggezza. Poi questo Spirito discende nella sommità della testa. Un nuovo pensiero nasce, un nuovo essere, cosciente nella luce di questo spirito santificante. Un movimento armonico con un solo respiro.

Guarda il movimento: dal cuore un flusso d’amore, da sinistra e da destra, raggiunge molto in alto l’unico Spirito, e vedi come questo Spirito  si connette con il santuario della testa. Questo movimento del potere dell’amore e della saggezza forma le ali di un corpo d’anima immortale che sta crescendo dentro di noi, che vuole mostrare e diffondere la bellezza della vita, della vita originale.
Le due ali meravigliosamente colorate del corpo dell’anima si completano a vicenda come potenza e movimento: opposte, ma simmetricamente sintonizzate.

La farfalla fu sospinta avanti attraverso il campo, e mentre camminavo sognando, rimase con me uno splendore del paradiso. Tutto era portato via dal vento, ma le farfalle sono una fugace somiglianza di cose effimere.

La farfalla è considerata un simbolo dell’anima, della vittoria sulla transitorietà, sulla morte. Siamo felici e sollevati dalla bellezza di una farfalla, ma spesso non consideriamo i cambiamenti che la farfalla, con le sue ali di carta, deve attraversare per raggiungere questa bellezza.

Non c’è nulla in questo mondo che rimane invariato. Tutto cambia, tutto scivola via, tutte le cose prendono forma e si dissolvono di nuovo. Il rinnovatore di tutte le cose, madre natura, modella ogni forma da altre forme e nessuna cosa, non un atomo, è perduta in questo universo: questi sono i cambiamenti di forma della natura.
In natura, sia l’umanità che l’individuo umano sono formazioni meravigliose: attraversando tutti i tipi di cambiamenti, l’essere umano può diventare maturo per dedicare la sua natura allo Spirito. Nei misteri egiziani è descritto come il percorso da Osiride verde a Osiride nero al Ka; e nella lingua della Fraternità catara come iniziazione da Kèpler a Mès-Naut [2]. Entrambi indicano la via della sua origine universale, simbolicamente dal bruco alla pupa alla farfalla: formazione, riforma, trasformazione.

Il bruco è l’essere umano, l’Osiride verde, che desidera percorrere la strada. Giace in un bozzolo, espresso nel linguaggio dei Misteri cataro come la caverna Kèpler; lì, come una pupa, entra nel silenzio del suo santuario interiore, e nel silenzio attende la mano formativa dello Spirito, la più elevata rivelazione. L’ego di questa persona diventa silenzioso, si svuota di se stesso, entra nella sua tomba dove ha luogo la riforma. Il bruco nella pupa è l’essere umano che riorganizza, riforma e muore nell’Osiride nero; il nero lo rende ricettivo, gli fa assorbire la luce e quindi cambiare. Nel suo recinto oscuro, la grotta di Mès-Naut, subisce progressivamente un cambiamento, una trasformazione, dall’uomo materiale all’uomo anima.

Sempre più in alto, sì, sempre più in alto, il corpo dell’anima si sviluppa, diventa perfetto – un essere umano sensibile alla luce che segue la luce – per prorompere come una farfalla celeste, come un’anima leggera o Ka, e diventare la sua anima spirituale, l’uomo di luce risorto, la forma perfetta che era da sempre nascosta nel bruco.
Questa metamorfosi è una formazione interiore, una fusione nella natura eterna e una sua partecipazione. Si manifesta come una cooperazione senza interruzioni. È luce e dona vera amicizia, salva ciò che è perduto e conforta gli sconfitti; solleva i caduti e guarisce le ferite, porta un flusso di luce nel mondo e si connette per essere un grande, ampio flusso di luce che fluisce nella società.
Questo flusso di luce cambierà il corso del mondo.

Gioia, incantevole scintilla divina,
entriamo con passione ardente,
essere celeste, nel tuo santuario.
I tuoi poteri magici collegano di nuovo
ciò che vive separato e diviso.
Tutte le persone diventano fratelli,
dove vola la tua dolce anima. [3]

Dove siamo servitori dello Spirito santificante, il Paracleto.

[1] Questo articolo è un estratto del prologo e un capitolo del libro: De paradijsvogel en andere mythische dieren (L’uccello del paradiso e altri animali mitici) di Ankie Hettema-Pieterse – Rozekruis Pers, Haarlem 2019.
[2] A. Gadal: Sul cammino del Santo Graal, Edizioni Lectorium Rosicrucianum, 2009.
[3] Friedrich Schiller: An die Freude (Ode alla gioia), 1785.

 

 


[1] This article is an extract from the prologue and a chapter of the book:

The bird of paradise and other mythical animals. Primary images of soul life.

(De Paradijsvogel en andere mythische dieren. Oerbeelden van zieleleven.

Ankie Hettema-Pieterse, Rosycross Press 2019

[2] A. Gadal, On the Path of the Holy Grail, Rosycross Press, Haarlem 2018

[3] Friedrich Schiller: Ode to Joy (German: An die Freude ), 1785

 

 

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Informazioni sull'articolo

Data: Ottobre 4, 2019
Autore / Autrice : Ankie Hettema-Pieterse (Netherlands)
Photo: Theo Lamers

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