Il Giardino Segreto – Frances Hodgson Burnett (1849-1924)

Presentazione del libro

Il Giardino Segreto – Frances Hodgson Burnett (1849-1924)

Classico della letteratura inglese per ragazzi, Il Giardino Segreto [1] di Frances Hodgson Burnett apparve per la prima volta nel 1911. Più di cento anni dopo, la storia dell’orfana Mary che riesce a far rifiorire un giardino proibito e trascurato – e con esso se stessa e gli altri – è ancora incantevole per grandi e piccini. È emozionante, misteriosa e magica.

In un modo o nell’altro,

dice Hodgson,

succede sempre qualcosa, appena prima che le cose peggiorino.

Con un tono leggero, testimonia la saggezza della vita. Il libro è ancora oggi in stampa. È stato anche fatto un film. Nel 2019 è stata pubblicata una nuova traduzione olandese di Imme Dros. Imme Dros è una scrittrice molto letta e premiata che ha reso l’antichità classica accessibile a tutti. Ha tradotto e curato l’Odissea e l’Iliade di Omero. Ha ricreato i miti greci. Non sorprende quindi che abbia trasformato anche questa classica storia, Il Giardino Segreto, in una versione contemporanea frizzante che rende giustizia all’originale. A centoundici anni dalla sua prima apparizione, il racconto continua a stimolare l’immaginazione.

Trama

Mary Lennox è nata in India. Suo padre lavora per il governo britannico ed è sempre occupato. Sua madre, definita da tutti una bellezza, vive solo per le feste. Non ha mai voluto avere un figlio. Subito dopo la nascita, Mary viene affidata a una Ayah, una tata indiana. Mary cresce senza attenzioni amorevoli. Ha un aspetto poco attraente, è magra, ha i capelli biondi e sottili e sembra sempre poco amichevole. È egoista e viziata perché la sua Ayah e la servitù indiana l’assecondano in tutto.

Quando i genitori di Mary muoiono in un’epidemia di colera, viene mandata a vivere con lo zio e tutore in Inghilterra. Lo zio Archibald Craven vive nella vasta tenuta di Huize Misselthwaite. È un uomo solitario, non vuole vedere nessuno e viaggia molto. Mary si sente sola e abbandonata nella grande casa tetra con le sue molte stanze chiuse. Fortunatamente, una contadina le racconta storie della sua vita familiare e la casa di Misselthwaite ha un grande parco in cui Mary può giocare. Vagando per sentieri tortuosi, aiuole, fontane e vasti prati, scopre un’area circondata da un muro in cui non può entrare. Viene a sapere che oltre il muro c’è un giardino che apparteneva alla giovane zia defunta. Nessuno vi è più entrato da dieci anni. Mary diventa ogni giorno più curiosa. Un giorno, un piccolo pettirosso testardo le indica l’ingresso, ricoperto di piante, e con sua grande sorpresa trova anche la chiave che sembra adattarsi alla porta. Una volta entrata, si ritrova in un giardino selvaggio ma bellissimo, un piccolo paradiso, ed è proprio questo giardino che farà sentire Mary meno sola. Ma la scoperta più bella la fa in una notte di tempesta in cui non riesce a dormire.

Nella vecchia casa si sente uno strano suono tra le raffiche di vento. Non è forse il pianto di un bambino? E chi è Marta e chi è suo fratello Dickon, di cui si dice che persino le volpi gli mostrino la tana dove hanno i loro piccoli e le allodole non gli nascondano i loro nidi. L’amicizia tra i bambini e gli animali, che lavorano insieme nella bellezza del giardino fiorito, cambia le loro vite. I pensieri cattivi ed egoistici lasciano il posto a pensieri utili ed edificanti. I sentimenti negativi scompaiono e si risvegliano quelli positivi.

I semplici pensieri possono essere benefici per una persona come la luce del sole o nocivi come il veleno.

Questo è il motivo principale del libro e l’autore lo rende visibile e tangibile non solo nella vita dei bambini, ma anche in quella dei personaggi adulti. I pensieri possono cambiare. La paura, la solitudine, la tristezza e persino i disturbi fisici possono essere superati in poco tempo. Finalmente, a Misselthwaite, inizia una vita più felice per tutti.

L’autrice

Cercherò di scoprire cosa significa per me la magia, perché credo che ci sia magia in tutto ciò che ci circonda.

Frances Eliza Hodgson nasce nel 1849 a Manchester, in Inghilterra. Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1864, la famiglia emigra presso parenti in America. Sette anni dopo muore anche la madre. Come scrittrice di racconti, guadagna abbastanza per mantenere i suoi fratelli. Sotto la pressione sociale dell’epoca, nel 1873 sposa l’amico d’infanzia e vicino di casa Swan Burnett. Con i proventi della sua attività di scrittrice mantiene il marito, che studia per conseguire la laurea in medicina. Si trasferiscono a Parigi dove il marito prosegue gli studi di medicina. L’anno successivo nasce il loro primo figlio, Lionel. Il secondo figlio, Vivian, nasce nel 1876. La famiglia si trasferisce poi a Washington. Il suo primo romanzo viene pubblicato nel 1877. Non conduce una vita da donna comune. A quei tempi le donne non potevano esercitare una professione, ma lei scrive, guadagna denaro e finanzia vari progetti, soprattutto quelli che riguardano i bambini. Rompe il pensiero tradizionale e apre nuove strade, anche per altri scrittori, lottando per i diritti d’autore, sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna. Questo le procura molte critiche e viene derisa dalla stampa.

Nel 1890 il figlio maggiore, di 16 anni, muore di tubercolosi. Frances e il marito erano già separati, ma divorziano ufficialmente nel 1898. Si risposa con Stephan Townsend, medico inglese, attore e anche suo collaboratore artistico di dieci anni più giovane. Con lui viaggia per l’Europa. In meno di due anni anche loro divorziano e Frances torna in America. Trascorre gli ultimi diciassette anni della sua vita a New York. Muore nel 1924.

Le perdite subite nella sua vita la portano a una ricerca spirituale. Intorno al 1900 fioriscono le idee della teosofia. H.P. Blavatsky scrive La Dottrina Segreta e fonda la Società Teosofica nel 1875.

Frances è interessata fin dall’inizio alla teosofia. Dopo la morte di Lionel, si interessa allo spiritismo e alla Scienza Cristiana. Gli insegnamenti teosofici le fanno conoscere l’antica saggezza, i principi cosmici, il potere di curare e guarire. Le danno una nuova prospettiva. Il Giardino Segreto testimonia le sue intuizioni. I personaggi del libro, infelici e non amati, ritrovano la gioia di vivere nell’amicizia, nella bellezza e nella conquista di sé. Si rinnovano. Frances aveva un giardino inglese recintato a New York, pieno di rose e agrifogli. Guardava fuori mentre scriveva le seguenti parole nel suo ultimo libro In the Garden  [2], forse parlando della sua esperienza di vita di perdite e di rinnovamento:

Se hai un giardino, hai un futuro e se hai un futuro, vivi!

Frammento

Nessun essere umano aveva varcato quella porta per dieci anni, eppure dall’interno del giardino sentiva giungere strani rumori: sembrava che ci fossero dentro dei bambini intenti a correre e giocare; si sentivano delle vocine e degli scoppi di risa repressi, lo scalpiccio di piccoli piedi sulla ghiaia.

In nome del Cielo, cosa gli stava succedendo? Stava perdendo la ragione? La voce che aveva sentito quella notte in sogno… bene, ma allora stava dormendo… ora invece era ben sveglio e quei suoni che gli arrivavano alle orecchie da dove venivano? Da Chi?

Ma ecco che le voci si facevano più chiare, si stavano avvicinando al muro. A un certo momento le risate echeggiarono cristalline, non più trattenute e la porta sotto la cortina di edera si aprì. Un ragazzo venne avanti di corsa; non vide la persona che era nel viale perché teneva la testa girata verso i compagni, ridendo, e così gli andò a finire addosso.

Il signor Craven aveva allargato le braccia in un gesto istintivo. Quel ragazzo bello, pieno di vita, ansante per la corsa, gli era finito tra le braccia. Sollevo gli occhi per guardarlo in viso: erano due bellissimi occhi grigio-agata circondati da lunghe ciglia nere, due occhi brillanti e allegri.

“Chi…? Cosa…?” balbettò l’uomo.
“Sì, papà, sì, sono Colin! Ti riconosco dalle fotografie che sei il mio papà! Sono Colin! Non ci crederai, ma è così”.
Non era stato previsto così l’incontro. Ma non avrebbe potuto essere più bello.
“Nel giardino…!” Ripeteva il signor Craven come in sogno, stringendo al petto suo figlio.
“Sì, è il giardino che ha fatto l’incantesimo… e Mary e Dickon… e tutti gli amici di Dickon. Sai volevamo farti una sorpresa, aspettare che tu tornassi… ma ora sei qui, devi sapere tutto! Sai che vinco Mary nella corsa? Diventerò un atleta.

Il torrente di parole gli usciva senza alcun imbarazzo. Qualsiasi ragazzo avrebbe parlato così con il suo papà: non c’erano più barriere fra loro e il cuore dell’uomo batteva forte forte per la gioia.
“Sei contento, papà? Io sto bene adesso! Diventerò forte e grande!”
Il signor Craven non riusciva a parlare tanto era commosso. Infine, appoggiando un braccio sopra le spalle del figlio disse:
“Portami nel giardino, Colin, e raccontami tutto”.
Entrarono tutti e quattro nel giardino. L’uomo guardava ogni particolare.
“Pensavo che tutto fosse morto qui dentro” disse infine.
“Anche Mary pensò così la prima volta che entrò qui dentro. Ma poi, poco alla volta, vedi? L’abbiamo fatto rivivere”.

Conclusione

La forza del libro è la consapevolezza che si può cambiare dentro, che si può superare qualsiasi cosa si attraversi, anche la perdita dei genitori in giovane età. La vita ci offre sempre nuove opportunità di crescita, se vogliamo vederle. Come il pettirosso che ritorna sempre, sontuoso, amichevole cinguettio che gira curiosamente la testa, mostrando la strada con incantevole leggerezza. Il vento, al momento giusto, fa volare via le ghirlande di edera sciolte, scoprendo il pomello tondo della porta del giardino murato. Questi sono esempi che risvegliano un nuovo senso della vita, prima sconosciuto, nell’orfana Mary. Lo percepisce, ci entra dentro. Il libro non solo vi porta nella bellezza della realtà visibile, ma vi fa sperimentare la profondità di una forza vitale invisibile che si spinge oltre e attraverso di essa.

I bambini la chiamano “la magia”, e ricorda la luce onnipervasiva dell’anima del mondo. Il libro apre uno squarcio sul mistero della vita, sulla prospettiva spirituale offerta dalla teosofia: c’è un’altra realtà dietro il mondo visibile e osservabile. Ti permette di cercare la verità dietro le apparenze esterne con i bambini. Le lame verdi che sporgono appena sopra il terreno danno “respiro” a Maria, togliendo il terreno intorno a loro. Il “risveglio” del giardino simboleggia il risveglio di un nuovo potere dell’anima. In questo senso, il giardino recintato può essere visto come il mondo dell’anima. Coloro che vi lavorano per far sbocciare i fiori, fioriscono essi stessi, cambiano e trovano la guarigione.

Il ragazzo malaticcio, Colin, supera la convinzione di essere gobbo e di dover morire presto. Mary, con la testa piena di cattivi pensieri su tutto ciò che non le piace, cambia non appena si circonda di pettirossi, fiori e Dickon con i suoi animali preferiti, e diventa una bambina diversa. Eventi paralleli, oggi diremmo sincronicità, ci fanno capire che c’è di più tra cielo e terra e che tutto si influenza a vicenda. Come dentro, così fuori – come in alto, così in basso – com’è nel piccolo, così è nel grande. Mary e Colin si incontrano per un motivo: entrambi indisciplinati e viziati a modo loro, sono specchio uno dell’altra. E quando Colin osa camminare da solo in giardino ed esclama di voler vivere per sempre, suo padre, nel lontano Tirolo, scopre per la prima volta dopo dieci anni che in lui sta accadendo qualcosa di meraviglioso.

È come se qualcosa, molto dolcemente, lo liberasse e gli desse la sensazione di essere di nuovo vivo. In modo discreto e in tutta semplicità, Frances trasmette la sua saggezza universale, la fa scoprire ai bambini, e il lettore la sperimenta, senza mai disturbare o essere invadente. La magia della vita, la connessione invisibile tra tutto ciò che è e i poteri di guarigione della vita dell’anima risuonano nella storia. Antichi insegnamenti di saggezza sono stati riportati alla luce dalla teosofia dell’epoca espressa da Frances Hodgson in questo libro che scalda il cuore. La storia rimane attuale perché tocca la vita di ogni anima.

Dove si pianta una rosa, cara bambina, non può crescere un cardo.

Un’esperienza di lettura indimenticabile, un libro di grande valore!

 Fonti:

[1] Frances Hodgson Burnett, Il Giardino Segreto, Feltrinelli, 2017

[2] Frances Hodgson Burnett, In the Garden, The Curtis Publishing Company, 1925

Print Friendly, PDF & Email

Condividi questo articolo

Informazioni sull'articolo

Data: Marzo 11, 2023
Autore / Autrice : Ankie Hettema-Pieterse (Netherlands)
Photo: by ThomasWolter on Pixabay CCO

Immagine in evidenz: