Sto su un ponte mentre il sole impallidisce
e sento le dita indolenzite dal sonno tremare nella mia mano.
Follemente spaventata da tutti i miei peccati
misi un rossetto sorridente sulle mie labbra fredde e rigide.
Di nuovo faccio finta di essere io e te nei cieli,
sbiadisco brucio e muoio di dolore,
ma tutto questo è nascosto dietro maschere cieche
e metto fessure di vetro tra parole e compiti.
Oggi stavo piangendo quando tutte le maschere sono cadute.
Ho perso tutti i miei tesori e il diritto di non morire;
ora il mio mondo di fuoco, cenere e ghiaccio
svanisce come i colori coperti dalla polvere.
Vita di successo e ore d’estate,
audace come un rossetto con cenere di fuoco
che cancello dalle labbra con uno scialle puro di neve
guardando i confini di un mondo nuovo in arrivo.