La casa degli amici

A causa dei divari sociali ed economici, sempre più visibili nel nostro mondo "familiare", le amicizie non solo sono spesso messe alla prova, ma vengono regolarmente spezzate.

La casa degli amici

Il rimpianto per la rottura, che può anche essere un processo di lutto per un’amicizia perduta, fa capire che l’amicizia è in realtà qualcosa di molto prezioso. Che è più di una benevolenza reciproca, è un legame di fiducia particolarmente vitale. Un legame straordinario, che non si spezza e che si instaura volontariamente, senza obblighi contrattuali. Un legame profondo, sentito come un’amicizia per la vita. Ciò può acquisire un significato extra, cioè quello di “vita” da un altro campo dell’essere. Come una vita non di questo mondo. Eppure in questo mondo. Come un valore dell’Acquario.

In astrologia, la casa dell’Acquario, l’undicesima, è talvolta chiamata la casa degli amici. In essa – in quel campo fuori dal mondo – l’amicizia è espressione di unità e diversità, cioè c’è spazio anche per entità autonome in relazione con il prossimo che soffre delle attuali polarizzazioni. Giovanni lo esprime così:

Nella casa di mio Padre ci sono molte dimore. (Giovanni 14; 2)

Sulla strada dell’amicizia dell’Acquario, poeti e musicisti hanno testimoniato l’esistenza del campo che non è di questo mondo, il campo dell’Altro. Alcuni hanno percepito l’atemporalità, la rottura tridimensionale di quel campo come essere “qui” e allo stesso tempo essere là dove il tempo sembra fermarsi. Dove l’eternità sembra irrompere nel tempo. Un campo dove non c’è necessariamente un’unità romantica, un campo che permette il personale con l’impersonale. Un campo dove l’Altro è un compagno, come nella poesia Amico di M. Vasalis:

Amico, compagno, che è più e meno
di padre, madre, amante, figlio.
Uguale a me, ma diverso.
Indipendente e devoto,
più vecchio, più giovane, coetaneo.
Consolatore che può essere confortato,
faro e indicatore di segni,
fratello, ma di un’altra madre, senza rivalità,
con cui cammino e che mi guida.
Mi concede di vivere e se muoio
vorrebbe, lui è d’accordo con me.
A volte mi preoccupo solo per lui,
e sopporto ciò che sembrava insopportabile senza di lui.
Senza alcun obbligo
cammino, e sempre nella sua direzione.

Un campo in cui ha diritto di esistere anche il legame con l’altro (il prossimo), su basi serene.

Nietzsche cercava questo campo in questo mondo e vedeva nella dimensione cosmica dell’amicizia, che chiamava Amicizia Stellare, l’unica soluzione all’estraniamento reciproco che la cultura occidentale comporta, molto prima delle attuali polarizzazioni.

Alla fine della sezione “Amicizia stellare”, egli afferma:

… la nostra vita è troppo breve e la nostra vista troppo debole per essere più che amici nel senso di una possibilità sublime. Crediamo dunque nell’amicizia stellare, anche se dobbiamo essere nemici terreni l’uno dell’altro.

 

Anselm Kiefer, Stelle cadenti, 1995

 

Mentre ci troviamo sulla soglia dei valori dell’Acquario, la Casa degli Amici offre una prospettiva di speranza sull’amicizia stellare. Soprattutto quando ci rendiamo conto che non dobbiamo essere nemici terreni l’uno dell’altro.

Un musicista che può aiutarci nel nostro cammino verso il valore creativo acquariano del non combattimento è la famosa pianista Maria João Pires, che ha recentemente dichiarato:

Non pensate che la musica sia una competizione.

Sviluppare senza l’elemento competitivo.

Essa distrugge così tanto che non potete essere un musicista e un guerriero.

L’idea di competizione, rivalità e sfida si concentra sull’elemento fuoco come fonte di energia per poter “vincere”. Un Lucifero. Ma la vittoria nel segno dell’Acquario non è proprio quella di un guerriero, bensì quella di una combattività creativa, basata sull’energia delle muse. Questa energia non richiede un modello di reddito solido che si sta affermando attraverso la concorrenza, il commercio e l’elemento competitivo. Con questi elementi si uccide la libera creatività invece di promuoverla. Maria Pires:

Chi non vince un premio è il fortunato. E chi vince perde la sua anima.

Se non si vince un premio, si corre il rischio di rimanere poveri. I compositori più brillanti con il Sole in Acquario sono rimasti poveri e sono morti in povertà (Mozart, Schubert). Il rapporto con il denaro è negativo anche per Maria Pires, ma la creatività non ne ha risentito. L’Acquario, visitato dalle muse, lotta per nulla? L’assenza di combattimento è radicata in Acquario nel non-essere. Si potrebbe dire che il non-essere è l’arma con cui si “combatte”. Questo non richiede un’industria delle armi, ma l’anima che non ha guadagnato alcun prezzo o profitto, l’anima che vive dell’ineffabile non-essere. Allora la creatività può essere libera ed esprimersi sulla base dell’amicizia e della collaborazione. In condizioni di parità.

Perché l’uguaglianza gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei valori dell’Acquario: la subordinazione o la superiorità ignorano la vera amicizia.

Ma non si possono imparare lezioni da un superiore?

Imparare lezioni, non mi piace questa formulazione,

dice Maria Pires.

Non si può dare o comprare una buona lezione. Voglio creare un’atmosfera in cui sono allo stesso livello dello studente e possiamo cercare e trovare risposte insieme nella musica. Stiamo dialogando con il compositore, che ci fornisce la sua ispirazione nel corso dei secoli.

Per lei, quel compositore è spesso Mozart, per il suo genio e la sua magica ispirazione.

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Informazioni sull'articolo

Data: Dicembre 26, 2022
Autore / Autrice : Frans Spakman (Netherlands)
Photo: Milad Fakurian on Unsplash CCO

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