La scienza moderna afferma che gli Antichi sapevano da sempre che “tutto è vibrazione”. Il saggio studia l’uomo e i suoi diversi corpi e lo considera come un insieme complesso di vibrazioni. Oggi la scienza misura il tasso vibratorio dell’essere umano nei suoi differenti stati emotivi, come pure i suoi effetti sull’ambiente circostante e persino sul mondo intero. L’articolo verte sull’idea che ogni persona sia importante nel processo di risonanza con le vibrazioni superiori, sul cammino della grande trasformazione dello stato di coscienza sul Pianeta Terra.
Coincidenze?
L’esempio più frequentemente utilizzato per mostrare fino a che punto siamo irrilevanti in quanto creature, è quello di sdraiarsi sulla sabbia del deserto e di contemplare le miriadi di stelle del firmamento. Più le si guarda più se ne scoprono. Ora, quel che si vede è in effetti una realtà che non esiste. Per la scienza sono quattrocento miliardi di galassie: in realtà sono altrettante unità di tempo; nessuno è in grado di capirlo davvero. Con una semplice occhiata si vede la totalità del tempo che è passato. Comunque sia, è una visione che lascia di stucco e totalmente annichilito chi è sdraiato sull’immenso “mare di sabbia”. Capita di tanto in tanto di vedere una stella cadente, ma per il resto la scintillante volta celeste è imponente. Aggiungiamo che tutto è in rotazione e in orbita in un gigantesco sistema ipercomplesso, in un ingranaggio di estrema precisione cui appartengono la nostra Via Lattea, il nostro sistema solare, il nostro pianeta, così come le costellazioni di stelle che formano il nostro zodiaco.
Una tale meraviglia di armonia e unità rende umili.
L’unità
Anche l’essere umano è una meraviglia di unità. Tutte le cellule che, a bilioni, costituiscono il nostro corpo, collaborano nell’unità per mantenere il funzionamento dell’intero sistema. Tutte sanno perfettamente ciò che debbono fare: quelle del sangue, dei reni, dello stomaco, dell’intestino, dei polmoni, del cervello, dei muscoli. Le cellule concorrono al buon funzionamento dell’insieme e tutte danno il loro contributo. Ciò che avviene nel grande, avviene anche nel piccolo. Tale il macrocosmo, tale il microcosmo. Anche in quest’ultimo c’è di che sentirsi umili di fronte a questo miracolo di unità nell’armonia.
Caso?
Certi scienziati pretendono che tutto ciò sia dovuto al caso, tanto per il macro quanto per il microcosmo. Il Big-bang procederebbe dal nulla e l’evoluzione esisterebbe grazie al caso. La vita sarebbe sprovvista di senso e l’evoluzione non avrebbe per fine se non la sopravvivenza del più forte e la riproduzione delle specie viventi. E perché, allora? Non ci sarebbe un perché.
Un tale approccio alla vita non lascia alcuno spazio all’intervento miracoloso di una forza che dirige e dà un senso all’universo. Una forza alla quale i popoli, nel corso della storia dell’umanità, hanno attribuito tanti nomi e che hanno adorato e venerato in molti modi diversi. Ma tutto cambiò, quattro secoli fa, con lo sviluppo della scienza. Verso il 1600, l’invenzione del microscopio e del telescopio permise di esplorare nuovi mondi. Smascherato, il miracolo divenne finzione, poiché gli uomini arrivarono un po’ alla volta ad una spiegazione razionale della realtà del mondo.
I teologi persero la loro credibilità e, alla fine, si gettò via il bambino con l’acqua sporca! Avendo cessato di esistere il miracolo, la forza creatrice divina divenne superflua. Soltanto la materia esisteva ancora e l’uomo vi penetrò sempre più in profondità. Col microscopio elettronico esplorò l’atomo, convinto di scoprire presto quel che ancora ignorava. Questo atteggiamento ha fatto molto bene alla scienza e alla società.
L’animo umano, desideroso di autentica saggezza, doveva comunque cercare nuovi percorsi.
Gli opposti
Essendo questo mondo soggetto alla legge degli opposti, è arrivato il momento in cui la scienza non può più sostenere che esiste solo la materia. In effetti la materia è energia e tutto vibra alle alte e alle basse frequenze. E poi la vibrazione, l’oscillazione è informazione. D’altra parte, si è ammessa l’idea della luce come vettore della massima velocità. Si assiste ad un cambiamento di paradigma, ad un modo di pensare talmente nuovo quanto quello di quattrocento anni fa, quando la terra perse la sua posizione al centro dell’universo, posto che spettava infatti al sole.
È diventato evidente che in fondo tutto è in potenza, vale a dire possibile.
Che l’energia si trasformi in materia – sia sotto forma di onde che di particelle –, tutto dipende da chi osserva. Si parla a questo proposito di Principio di indeterminazione di Heisenberg. Ciò rappresenta, nel pensiero scientifico, una rivoluzione che molti scienziati rifiutano ancora.
Per contro, uomini come Erwin Laszlo, Ken Wilber, Peter Russel, Fred Alan Wolf, Masuru, Emoto, Bruce Lipton, i quali studiarono l’antica saggezza orientale, arrivarono alla conclusione che le recenti scoperte della scienza erano già conosciute migliaia di anni fa.
Tutto è vibrazione perché tutto è energia, e l’energia è sempre in movimento.
Le vibrazioni si manifestano sotto forme differenti grazie a modi vibratori complessi. Quando i movimenti cessano, le forme tornano all’Unità, lo stato di quiete originario. Nella creazione, nell’universo che consiste in uno spettro di frequenze vibratorie infinite, i diversi livelli di realtà si differenziano l’un l’altro per la loro propria frequenza oscillatoria, detto in altri termini, per la loro densità energetica.
L’Unità imperscrutabile possiede la frequenza più alta, quella di un’energia estremamente sottile, fine e infinitamente rapida. La frequenza più bassa è quella della materia, che è l’energia nella sua forma più densa.
Un oggetto, un organismo fisico è un agglomerato di diverse frequenze, armoniosamente accordate le une alle altre, delle quali noi percepiamo soltanto la più lenta: la materia. Il che non esclude affatto l’esistenza di tutte le altre frequenze.
Le risonanze armoniche
Il fatto è che diversi principi vanno di pari passo con questo dato della vibrazione universale. La Legge della Vibrazione dice che c’è un’interazione permanente tra i differenti livelli di realtà, chiamato il principio di risonanza armonica.
Modelli o strutture quasi simili hanno la tendenza a vibrare insieme.
Il secondo principio concerne la trasmutazione permanente di energia. Le vibrazioni più elevate hanno la capacità di trasformare le meno elevate. Per contro, e ciò è notevole, non è vero l’inverso: le vibrazioni inferiori non trasformeranno mai quelle superiori.
Grazie a questa legge, a senso unico, l’evoluzione avverrà dunque sempre verso una vibrazione più elevata. Questo fenomeno è meglio conosciuto come la Legge dell’Amore. La Luce e l’Amore universali sono perciò la frequenza più elevata che ci sia.
La Legge della Vibrazione ha come terza caratteristica il fatto che una corrente costante di energia sottile vitale permea tutto. Questa corrente mantiene il tutto in uno stato per cui tutto rimane connesso a tutto.
Questa energia che dà la vita a tutto si chiama: qi, prana, tao, spirito o energia divina.
La prima e pura vibrazione attraverso la quale fu creato l’universo è designata nella Bibbia dall’espressione “All’inizio fu il Verbo”. Questa vibrazione generò un’energia creativa nell’oceano primordiale di pura potenzialità. Nei miti della creazione presso altri popoli si ritrova anche una vibrazione primordiale simile o suono sacro. In sanscrito, Nada Brahma significa che il mondo è suono.
Da questa altissima vibrazione, la cui informazione è Amore e Saggezza, o Luce, procede l’intero universo, dalle più alte e sottili frequenze fino alle strutture più dense che infine originano il mondo fisico: le stelle, i pianeti e tutte le forme di vita. Tutto ciò consiste dunque, nella sua essenza, in vibrazioni.
Così possiamo affermare che l’essenza di tutto ciò che esiste è Luce. Senza luce, la vita non è possibile. Qui si tratta di vibrazioni armoniche. Ogni suono è una frequenza vibratoria che, essendo alimentata da così lungo tempo, può mantenersi e funzionare in modo armonioso. Soltanto una minima parte di vibrazioni armoniche o tonalità può essere percepita dal nostro udito. Tramite i nostri occhi, ugualmente ma in maniera indiretta, ci è possibile vederla. Allo stesso modo percepiamo come armoniosa per esempio la sezione aurea, naturalmente presente nel mondo vegetale e applicata nell’architettura.
Pitagora, proprio lui, parla dell’“armonia delle sfere”, in particolare quando tratta dei rapporti vibratori tra i pianeti. L’astrologia rivela che le frequenze specifiche di ciascun pianeta, così come le loro combinazioni, hanno su ciascun essere vivente un effetto particolare.
Il principio di risonanza implica che motivi o strutture simili vibrino insieme in risonanza. Se si pongono fianco a fianco due violini e si fa vibrare la corda di uno, la corda corrispondente nell’altro si mette pure a vibrare. Come per qualsiasi oggetto o organismo fisico, la frequenza di una corda di violino è, anch’essa, un agglomerato di differenti frequenze vibratorie. Per questo motivo, molte delle frequenze più alte, le dominanti, vibrando, risuoneranno con quelle del violino.
Siccome nell’universo tutto è vibrazione, tutto è connesso a tutto: gli oggetti materiali, i pensieri, le emozioni, i fenomeni psichici, i livelli non fisici della realtà…tutto ciò è interconnesso, basato sul principio della risonanza armonica. E per poco che qualcosa devii dal modello vibratorio originale, dovrà essere corretto attraverso la risonanza armonica.
Detto in altri termini, le onde si sintonizzeranno tra loro o si rinforzeranno.
Ogni essere umano ha il suo proprio schema vibratorio; si dovrebbe dire che ciascuno è questo motivo, che è un insieme complesso di diverse frequenze vibratorie e unico nel suo genere. Secondo la qualità delle vibrazioni, dalle più dense alle più sottili, si distinguono: il corpo fisico, il corpo eterico, il corpo astrale, il corpo mentale. Tutti i corpi che hanno basse frequenze, sono compenetrati dai corpi e dalle forme non fisiche di frequenze superiori. Così i nostri pensieri e le nostre emozioni. Inoltre, la corrente costante e sottilissima di energia vitale permea il nostro intero sistema.
Più i nostri diversi corpi sono in armonia, più ci è facile mantenerci in buona salute e sentirci connessi con noi stessi e con tutti gli altri.
Prima abbiamo parlato della Legge dell’Amore e spiegato che le vibrazioni superiori sono in grado di trasformare quelle inferiori. Le onde sublimi dell’Amore possono trasformare le onde basse dell’angoscia. L’espressione che vuole che “l’Amore trionfi su tutto” rinvia ad uno dei più grandi misteri della creazione, ma ciò è perfettamente logico alla luce della Legge della Vibrazione.
Se la nostra anima potesse vibrare ad una più alta frequenza in modo da impregnare tutti i nostri corpi, essa garantirebbe il nostro legame con l’amore e la saggezza universali.
È la ragione per cui, per molti mistici, l’anima è la chiave che dà accesso alla Verità.