Svuota la valigia per il viaggio più grande della tua vita

E ora si può fare!

Svuota la valigia per il viaggio più grande della tua vita

Chiudi gli occhi e apri il tuo cuore. Puoi fare un viaggio per incontrare qualcuno che non puoi immaginare – te stesso.

Carlos Drummond de Andrade, il geniale poeta brasiliano, una volta disse che questo viaggio è il più difficile da intraprendere per una persona.

L’uomo deve solo prepararsi

per il viaggio più difficile, più pericoloso.

Da se stesso a se stesso

mettendo un piede sul sentiero verso il suo cuore.

Un viaggio nel tuo cuore. Sì, quello che cerchi da tempo vive già nel tuo cuore. Ma come fare questo viaggio? Dobbiamo preparare una valigia o noleggiare un veicolo per andare in questo posto? No, non ci serve niente di tutto questo, perché la destinazione che cerchiamo non è un luogo fisico. Svuotiamo invece la valigia e non preoccupiamoci del tempo. Il veicolo siamo noi, e possiamo raggiungere questa destinazione ora, in un istante. Sì, basta un attimo e possiamo volare senza alzarci dal nostro posto. In che modo? Rumi ci dà alcune indicazioni a riguardo:

Se ti mancano i piedi per viaggiare, viaggia dentro te stesso. Come in una miniera di rubini, i raggi del sole si riflettono da te. Il viaggio porterà al tuo essere, trasformerà la tua polvere in oro puro.

Chiudi gli occhi ed immergiti in te stesso. Senti quella voce che ti chiama incessantemente? Quella voce è il tuo vero sé. Nel profondo del tuo essere, ti rendi conto che non è il tuo nome, la tua professione, la tua nazionalità, le tue relazioni familiari, i tuoi pensieri, sentimenti, azioni o qualsiasi parte del tuo io quotidiano. Tutti questi aspetti sono esterni a te.

Potresti chiedere: “Come ho fatto a non accorgermene prima?”. Perché questa voce non si sente con le orecchie, ma nel silenzio del nostro essere.

Cosa significa ascoltare qualcosa in silenzio? Ecco, Rumi ci dà un altro suggerimento:

Nessuno parla da solo ad alta voce. Poiché siamo tutti Uno, parliamo così. I piedi e le mani conoscono il desiderio dell’anima. Quindi chiudiamo la bocca e parliamo attraverso le nostre anime. Solo l’anima conosce il destino di ogni cosa, passo dopo passo. L’ispirazione che stai cercando è già dentro di te. Taci e ascolta.

Qui Rumi indica un aspetto importante di questo viaggio: il primo passo è tacere. Non si tratta di silenzio esteriore, ma di silenzio interiore. Le tue emozioni e i tuoi desideri fanno un rumore assordante, vero?

Nella lotta senza fine per la sopravvivenza, in quel vortice costante di bisogni e desideri che il nostro ego crea continuamente, entriamo in conflitto con noi stessi e gli altri. E questo conflitto ha le sue origini nel nostro egocentrismo, innescato dalle nostre preoccupazioni, paure e ansie.

Abbiamo una serie infinita di attaccamenti, le nostre comodità, le abitudini, i condizionamenti, i pensieri, i sentimenti, e anche le nostre intenzioni più segrete. La paura di perdere questi attaccamenti ci spinge a difenderli da chiunque o da qualsiasi cosa li minacci. Attaccheremo o scapperemo, ma entrambe le reazioni sono figlie della nostra paura. Ma nel profondo, sappiamo che in realtà stiamo solo attaccando o fuggendo da noi stessi, da ciò che il cuore desidera veramente.

È come se ci identificassimo con una miriade di desideri auto-creati che sono solo illusioni. Questi pensieri ed emozioni sono solo proiezioni del nostro ego, proiezioni transitorie senza valore. Quante volte abbiamo lottato per soddisfare un desiderio e quando finalmente lo abbiamo in pugno ci siamo sentiti vuoti? Se questo desiderio è stato raggiunto, allora perché ci sembra di essere su una ruota infinita inseguendo un sogno irraggiungibile? Perché abbiamo creato questa nube temporalesca che avvolge la nostra vita?

Ma la voce interiore del nostro vero sé penetrerà nella nostra anima per mettere a tacere tutto quel rumore. E così, in quella pace che può durare un secondo, faremo il più meraviglioso di tutti i viaggi: il viaggio dentro noi stessi. Allora ci riconosceremo nelle profondità del nostro Essere, dove abita l’Atomo invisibile che ci inonda di luce perenne per guidarci in questa scoperta di noi stessi, ad ogni battito del nostro cuore.

Non preoccupiamoci di fare piani o costruire aspettative, perché non possiamo essere la guida in questo viaggio. Tali tentativi causano solo confusione nei nostri pensieri e sentimenti e finiscono in una forzatura delle nostre azioni. È la voce della nuova anima che ci guiderà. È la voce di una nuova consapevolezza, la voce di nuovi sentimenti e pensieri, la voce di un atteggiamento completamente nuovo nei confronti della vita. Non combattiamola, lasciamo che ci prenda. “Cosa vuol dire?”, potremmo chiedere.

Nel cuore c’è una Luce che si riflette in uno specchio speciale, lo specchio di una nuova coscienza. E, guidato da quella voce, vedremo il nostro vero sé. Farid Ud-Din Attar, nel suo libro “La Lingua degli uccelli”, riflette su questo viaggio:

O mio cuore, se vuoi raggiungere il principio della comprensione, cammina con prudenza. Per ogni atomo c’è una porta diversa, e per ogni atomo c’è un percorso diverso che conduce all’Essere misterioso di cui sto parlando. Per conoscerci dobbiamo vivere cento vite. Ma devi conoscere Dio attraverso il sé e non per te stesso; è Lui che apre la via che conduce a Lui, non la sapienza umana.

Per intraprendere questo viaggio, tutto ciò che dobbiamo sapere è nel nostro cuore, dove risiede l’Atomo di un’altra natura – e questo è il nostro vero essere. Questo Atomo è la bussola per guidare ogni nostro passo. E questo viaggio inizia e finisce con lo stesso ritmo. Come c’è un’inspirazione e un’espirazione, così avanza il primo passo, il fuoco, mentre il secondo passo, l’acqua, si riposa. Sì, ci saranno momenti in cui inciamperemo, ma fa tutto parte del processo di crescita. Quindi, con gioia interiore e perseveranza, alziamoci e andiamo avanti.

In questo percorso, questa voce silenziosa ci fa capire che ora siamo l’Atomo e il mondo allo stesso tempo. Noi e il Tutto siamo già Uno. Buon viaggio!

 

 

Riferimenti

ANDRADE, Carlos Drummond de. As impurezas do branco (Le Impurità del Bianco). Rio de Janeiro: J. Olympio, 1974 

ATTAR, Farid Ud-Attar, La Lingua degli uccelli, Edizioni Mediterranee, 2002

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Informazioni sull'articolo

Data: Aprile 27, 2021
Autore / Autrice : Grupo de autores Logon

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