Ispirato alla poesia “Traduzir-se” di Ferreira Gullar
Una parte di me agisce.
Un’altra parte di me osserva.
Una parte di me vacilla.
Un’altra parte di me è in equilibrio.
Una parte di me si confronta.
Un’altra parte di me armonizza.
Una parte di me non vede.
Un’altra parte di me contempla.
Una parte di me è me stesso.
Un’altra parte di me è puro Amore.
Quando finalmente mi rendo conto di non essere due, ma Uno,
questo ritmo binario si spezza.
Allora il mio io si dissolve nel Tutto,
che è sopra e sotto,
dentro e fuori,
nel piccolo e nel grande
– in ogni luogo e in ogni essere.
Trasformato in pura coscienza cosmica,
so solo di essere e di esistere nell’Uno.
E in questo eterno essere ed esistere, tutti i sé
diventano essere ed esistono in Dio.