Tanto tempo fa, durante gli anni d’oro della mia infanzia, andavo spesso in un parco vicino a casa mia, dove c’erano un’altalena, uno scivolo e una struttura per arrampicarsi. La mia preferita nel parco giochi era sempre l’altalena.
Com’era bello oscillare avanti e indietro… avanti e indietro… avanti e indietro…
Imparai presto a prendere velocità. E così andavo: avanti e indietro… avanti e indietro, guadagnando sempre altezza e velocità. L’altalena andava più in alto e tornava indietro, più in alto e tornava indietro… Com’era bello giocare su quell’altalena che era sempre lì!
Una volta, durante una delle mie oscillazioni, ricordo vividamente di aver pensato: “Come sarà il mio futuro?”. Non ho mai dimenticato quel pensiero.
Quello che allora non sapevo era che, mentre oscillavo avanti e indietro, il mio futuro era proprio lì, in quel preciso momento. Non sapevo che la vita avrebbe ripetuto tante volte quel movimento dell’altalena, lanciandomi da una parte all’altra, come il pendolo di un vecchio orologio, sempre nel momento presente.
A volte sembrava che non dovessi fare nulla: il movimento di oscillazione sarebbe avvenuto comunque, indipendentemente dalla mia volontà. La vita accadeva e basta, con molte battaglie perse e vinte: per la vita, per l’amore, per la sopravvivenza, il tutto in mezzo a conflitti dolorosi.
Quel continuo oscillare cominciò a diventare molto stancante. La continua oscillazione delle circostanze esterne, gli incessanti mutamenti interni, in un ritmo non sempre consapevole, mi provocavano disgusto e angoscia.
Quel movimento doveva finire!
Poi tutto si è sommato ed è apparso il caos… il non senso… la depressione. Lacrime, sorrisi, gioia e disperazione… e ancora un sorriso! Emozioni opposte… tutte nello stesso giorno.
Questo movimento deve finire!
Ma come fermare questa oscillazione? Come fermare questo movimento che mi usava come se fossi un piccolo giocattolo nelle mani di qualcuno? Non ero più io a dondolarmi: era il movimento stesso che mi sballottava da una parte all’altra, nel solito conflitto e nella solita discordia.
Così ho iniziato a osservare! Com’era angosciante vedere la felicità e il dolore succedersi giorno dopo giorno! La vita continuava. E io andavo avanti, camminando e inciampando, già esausta, ma ora cercando di capire come fermare questa oscillazione che stava causando tanta sofferenza.
Un giorno – un giorno così bello! – ho trovato un giardino eccezionalmente bello, dato il periodo dell’anno. Mi sono seduto e ho iniziato a osservare. Davanti a me c’era una distesa di margherite, il fiore che rappresenta la purezza e l’amore.
Il centro della margherita è giallo come il sole, i petali bianchi come la neve… un fiore così delicato, ma si adatta a molti tipi di terreni diversi e dipende totalmente dalla luce del sole per il suo sviluppo.
E ho guardato! Ho osservato il suo centro, sorpresa, ricordando le mie lezioni di biologia a scuola. Nel suo centro giallo ci sono centinaia di fiorellini tubolari, un pistillo e uno stigma a due lobi, assolutamente necessari per la riproduzione. Ognuno di questi fiorellini può produrre molti semi, ma la margherita non può impollinarsi da sola. I semi riposano al centro del fiore, in attesa dell’aiuto di uccelli e insetti. Lì, al centro di quel fiore, immobile, c’è il potenziale della vita!
E come in un lampo, ho capito!
Anch’io ho un centro che giace immobile, in cui gli eventi della mia vita non sono definiti come buoni o cattivi… dove si trova il vero potenziale della vita… dove la vera coscienza attende addormentata. Attende il mio risveglio.
Sapevo allora che lì, nel mio centro, c’era il mio traguardo… lì, dove i cambiamenti portati dal tempo non mi toccano e dove le tempeste che muovono l’altalena non possono più usarmi come un giocattolo.
Lì c’è la vera coscienza, dove il tempo non esiste e dove il movimento finalmente si ferma… il dolore e la sofferenza finalmente finiscono.
E in una spirale di ricerca verso l’alto, costruita con fatica e inciampi, questa vera Coscienza appare, e i conflitti e le disarmonie diventano solo dei segnali stradali sul cammino della vita.
Lì… dove la pace e la serenità regnano assolute.
Lì… al centro della margherita!