Dobbiamo cercare dentro di noi, ma non per noi stessi.
L’essere umano guarda dentro di sé. Quante volte abbiamo sentito questa frase? Per quanto tempo abbiamo cercato, prima verso l’esterno, ma dopo molte lotte e angosce, alla fine dentro di noi? Cosa troviamo quando cerchiamo dentro di noi? Certamente non la pace e la tranquillità, anche se fortunatamente ci sfiora di tanto in tanto, ma inizialmente un groviglio di pensieri, ansie, emozioni che si contendono la nostra attenzione. Una giungla di aspetti interiori della nostra personalità terrena che abbiamo costruito e protetto con tanta cura nel corso della nostra vita. Alcuni di essi sono molto sublimi, imitano ciò che speriamo di trovare, altri sono l’opposto, si oppongono alla nostra ricerca, e molti, molti sono nel mezzo. Forse, molto probabilmente, abbiamo costruito una bella immagine di ciò che stiamo cercando e che ci mette di fronte al “eureka, l’ho trovato”. Cominciamo a parlarne, a scriverne, a rifletterci all’infinito con il nostro “io”. Cominciamo a lasciar andare i tanti ostacoli che vediamo, che il mondo riflette in noi, sperando di avvicinarci sempre di più alla nostra meta. Alleggeriamo, strato dopo strato, il bagaglio interiore, sciogliendo legami e sperimentando di tanto in tanto uno scorcio di pace che ci sfugge non appena cerchiamo di catturarlo. Catturarlo per noi stessi. Ci chiediamo perché, dopo anni e anni di ricerca interiore, non mi sono ancora avvicinato? Sono un fallito, devo arrendermi? Cosa sto cercando e con cosa lo sto facendo?
Sappiamo che stiamo cercando dentro di noi e che stiamo eliminando tutto ciò che ostacola i nostri sforzi, ma la ricerca sta diventando estenuante e sembra non finire mai. E la piccola voce interiore sembra allontanarsi sempre di più. Forse non troveremo mai quello che stiamo cercando: e allora? Abbiamo sprecato tutti questi anni? O forse la nostra ricerca è condotta nel modo sbagliato? Con che cosa stiamo cercando? Quale “strumento” stiamo usando, con che cosa stiamo scavando? E poi arriva la risposta: stiamo scavando freneticamente con il nostro “io”, cercando di trovare un tesoro che “noi” possiamo tenere per noi!
Ma è un tesoro che non potrà mai appartenere a “noi”, non potrà mai essere riconosciuto dalla nostra coscienza terrena perché è lì per tutta l’umanità, ed è di natura unica e diversa. Intorno a noi, intorno al nostro pianeta, aspetta che tutti ci svegliamo! Aspetta che lasciamo andare la nostra ricerca, che lasciamo andare la ricerca del nostro “io” e che iniziamo a cercare per conto del nostro mondo. Aspetta che guardiamo profondamente dentro di noi per trovare il tesoro che è giustamente nascosto lì perché esso, e solo esso, è davvero di grande valore.