C’è stato un tempo
in cui il ritmo della vita era regolare.
La fede era nata
in casa
e in tutto il mondo,
e la Speranza era in ogni cosa
naturalmente.
Un momento fortunato
di apprendimento
e di sobrietà.
Il futuro era certo
per il bene di tutti
e di tutto,
la purezza aveva un posto
e l’amore era una possibilità reale.
Eravamo bambini,
vivevamo come bambini e
anche il mondo era un bambino…
così sembrava…
Ora
viviamo in un’epoca diversa,
frenetica
e impegnativa.
Siamo gli stessi,
ma la nostra percezione della vita è cambiata,
la nostra coscienza è confusa.
Cresciamo troppo in fretta
e lasciamo svanire i nostri sogni,
abbiamo reso il mondo vasto
e ricca la nostra proprietà,
il nostro possesso.
Abbiamo dimenticato
chi ci spingeva
con leggerezza,
abbiamo scambiato tutto
con i desideri,
con “io voglio”.
Quante volte ancora dobbiamo cadere?
Il ritorno dell’innocenza
non è possibile,
ma la purezza
sì.
Chi ci fornirà le corde
per uscire da questa fossa?
Siamo divisi,
separati gli uni dagli altri
in tutto il mondo.
Prego,
per coloro che sperimentano
la disperazione
di trovare
la via d’uscita,
e per coloro che vedono
e hanno luce
che possano illuminare
quelli che sono ancora nelle tenebre.
Perché sono certo che
l’aquila continua il suo volo
nelle altezze celesti
e osserva tutto,
serenamente,
pronta a venire in aiuto
di tutti noi.
