Atto Vero

Atto Vero

Stamattina presto ho avuto un’intuizione molto interessante in un sogno. Volevo scriverla, ma come nebbia è svanita dalla mia memoria.

Ho notato che la transizione tra gli stati di coscienza – sogno e veglia – non comunicano pienamente tra loro. Quando lo stato di veglia si attiva, il contenuto del sogno si dissolve.

Tuttavia, pieno di buon umore, non appena mi sono svegliato, ho scritto ciò che rimaneva come significato di quel sogno ispiratore. Ecco cosa è rimasto:

La volontà del Tutto si realizza in ogni momento, non come un binario fisso, ma come leggi attuate attraverso infinite possibilità…

Ma qui sta un apparente paradosso: iniziamo facendo l’opposto di quella volontà e, così facendo, produciamo ombre.

C’è una discrepanza tra ciascuna delle nostre azioni e la spontaneità che ci si aspetta da un’azione che mira a soddisfare quella volontà: l’azione vera e genuina. All’inizio non viene percepita, ma a poco a poco si avverte come un disagio. Cominciamo allora a prendere coscienza della situazione e in questo c’è già un progresso.

È così che iniziamo a smascherarci. Da quell’atto vero, l’immagine della volontà, non più invertita dalle ombre, inizia a materializzarsi nella nostra vita. Ora, ciascuna delle nostre azioni trova il suo vero significato.

Il sogno ha anche portato l’idea che per rinascere, bisogna trovare consapevolmente la connessione tra tempo ed eternità. Le due linee d’azione rimarranno separate fino a quando il passato e il futuro non si incontreranno nel presente eterno.

Il tempo non sa nulla dell’eternità: è l’eternità che cerca la riconciliazione con il tempo. A poco a poco, la luce della nuova anima, l’eternità, diventa il fattore determinante di tutta la vita.

E il tempo risvegliato, liberato dalle ombre, scorre nell’eternità.

 

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Informazioni sull'articolo

Data: Ottobre 25, 2025
Autore / Autrice : Group of LOGON authors (Brazil)
Photo: Michael Luenen from Pixabay CC0

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