È quasi dicembre dell’anno 2021 quando quest’articolo viene scritto. Un momento adatto per rendere omaggio a una grande figura della storia spirituale dell’umanità: Beinsa Douno. Beinsa Douno è nato con il nome di Peter Deunov l’11 luglio 1864. Ha vissuto e lavorato in Bulgaria, ad eccezione dei sette anni trascorsi come studente negli Stati Uniti. Ha lasciato il nostro mondo il 27 dicembre 1944. Sono passati settantasette anni da allora.
La Bulgaria è un paese con tradizioni spirituali molto antiche. Diversi impulsi della Gnosi hanno lasciato le loro tracce in queste terre. Durante l’antico impero della Tracia, il mitico cantante e musicista Orfeo ebbe una forte influenza sulla spiritualità tracia. Nelle forme d’arte antiche lo vediamo raffigurato mentre suona la sua lira a sette corde. Quando cantava e suonava il suo strumento, condivideva la ricchezza delle sinfonie celesti con tutti i suoi simili. La lira con le sette corde ha un profondo significato simbolico.
Gli impulsi della Gnosi hanno il loro inizio e la loro fine nel nostro mondo materiale. Inoltre, la legge della Luce dice che dove la Luce una volta ha brillato, lì ritornerà! Dal IX al XII secolo circa, si formò in Bulgaria un nuovo movimento gnostico, i Bogomili, e si diffuse nei Balcani. Il nome ‘Bogomil’ significa “amato da o caro a Dio”. I Bogomili vivevano secondo le leggi del cristianesimo interiore in cui la purezza ha un posto importante. Come lo stesso Gesù il Cristo, le persone che portano la Luce in un mondo oscuro costituiscono sempre un ostacolo per le autorità dominanti. Sono amate da Dio ma odiate dalle autorità mondane. Il movimento dei Bogomili terminò quindi in un fiume di sangue, e decine di migliaia di loro furono uccisi nella regione bulgara chiamata Strandzha.
Ma si attivò poi un’altra legge cosmica: la legge karmica di causa ed effetto. Per uccidere i puri e gli innocenti si paga un prezzo alto. In termini biblici: se qualcuno uccide Caino, la vendetta sarà fatta su di lui sette volte. E per la Bulgaria seguirono sette secoli bui, pieni di oppressione e limitazioni. Sebbene sia un’immensa tragedia dal punto di vista umano, le dure leggi del karma hanno la loro virtù. Alla fine lavano il sangue dalle nostre mani; ci insegnano a rispettare e ad amare tutte le forme di vita.
A Strandzha, in un villaggio chiamato “Acqua bianca”, c’è una piccola cappella dedicata alla memoria dei Bogomili. Questa cappella è circondata da sette querce. Secondo la percezione chiaroveggente, queste “sette querce del Signore” rappresentano le sette guide del movimento bogomilo. I secoli hanno trasformato il fiume di sangue in acqua bianca. Perché non importa quanto buia sia stata la notte, arriva sempre un momento in cui sorge una nuova alba. Questa nuova e potente alba arrivò sotto forma di un maestro spirituale chiamato Beinsa Douno: colui che porta il Bene nel mondo.
C’è più di una semplice connessione geografica tra il movimento dei Bogomili e Beinsa Douno. È interessante notare che Catharose de Petri lo chiamava “il capo dei Bogomili”. In questo articolo, vorrei concentrarmi sul legame spirituale che esiste tra tutti i veri maestri dell’umanità e gli obiettivi che perseguono. Tutti i maestri spirituali hanno l’obiettivo finale di portare il Bene nel mondo e a tutti gli esseri umani. Il significato di questo “Bene” non è lo stesso del significato usuale della parola “bene”, che ha come opposto il “male”. La misura in cui quest’obiettivo può essere realizzato dipende più dagli allievi che dal maestro.
Qual è, allora, il significato di questo “Bene” che deve essere portato nel mondo? Portare il Bene nel mondo è essenzialmente lo stesso che portare la Verità nel mondo. Da un punto di vista gnostico, tutto ciò che è immutabile ed eterno è la Verità. Detto questo, possiamo capire perché Jan van Rijckenborgh ha scritto quanto segue:
La Verità è una radiazione settemplice che emana dall’assoluto: Essa si deve manifestare – e si manifesterà – per agevolare l’unico grande fine della creazione e per condurlo a buon fine. [1]
Il Sole divino di cui abbiamo parlato proietta sul mondo caduto e perduto sette tipi di raggi. Questi raggi formano uno spettro completo: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. [2]
Apparso in mezzo a noi, questo campo di radiazione cristico non lascia più in riposo quest’ordine mondiale caduto e ha evidentemente una grande influenza. [3]
Ora sappiamo qualcosa del Bene o della Verità. Ma com’è trasmessa questa Realtà nel nostro mondo? Nel 1912, Beinsa Douno trascorse due mesi nel villaggio di Arbanassi. Lì scrisse un opuscolo intitolato “Il Testamento dei Raggi colorati di Luce”. La versione inglese è disponibile su Internet tramite questo link: http://petardanov.info/Knigi/en/Zavet_2013_eng-final-260713.pdf
Per chiarire il significato di questo strumento spirituale per i suoi allievi, Beinsa Douno scrisse:
Voglio creare un flusso potente dei sette colori perché Cristo è vicino al piano fisico (…) quest’anno. Tutti questi versetti e dichiarazioni sono stati scritti sotto la Sua direzione, quindi ogni volta che li usi il Signore ti sosterrà. Tutti questi versetti sono Sue parole e quando inizierete a usarle otterrete forza, ma prima dovete purificarvi.
Mi sembra un chiaro tentativo di portare la Verità in questo mondo. Il Testamento dei Raggi colorati di Luce è un aiuto a questo scopo. Combina e ordina i testi dell’Antico e del Nuovo Testamento secondo il loro colore e la loro vibrazione e li collega ai sette raggi dello Spirito. Le qualità e le virtù spirituali sono classificate in base ai loro colori.
Rosso – Amore
Rosa – Vita
Arancio – Santità
Giallo – Saggezza
Verde – Crescita
Blu – Verità
Viola – Potere
Ametista – Grazia
(diamante) Bianco – Pienezza e Perfezione
Di questo libretto Beinsa Douno ha detto:
Il Testamento dei Raggi colorati di Luce è la pura Parola di Dio tramandata, parlata e vissuta per migliaia di anni. Sono versetti della Sacra Bibbia, scelti e ordinati sistematicamente in modo che a una lettura attenta e rispettosa facciano emergere tutti quei colori che sono necessari per lo sviluppo spirituale e il progresso nella Via del Signore. “Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14:6).
Chiunque nel mondo può scegliere di sperimentare la legge karmica, ma per quanto riguarda voi, vorrei che foste liberi e viveste secondo la legge di Cristo. Lo Spirito Eterno implica l’immortalità a cui tutti aspiriamo.
Nella seconda parte di questo articolo vedremo se possiamo scoprire qualcosa in più su questo settemplice mistero della Vita eterna.
Continua in Parte 2
Riferimenti:
[1] Jan van Rijckenborgh, La Gnosi Originale Egizia, (vol IV cap. XXXII), Edizioni Lectorium Rosicrucianum, 2012
[2] Jan van Rijckenborgh, Il Nuovo Tipo Umano, (cap. III), Edizioni Lectorium Rosicrucianum, 2018
[3] Jan van Rijckenborgh, Il Nuovo Tipo Umano, (cap. II), Edizioni Lectorium Rosicrucianum, 2018’.