Il giovane Holden

Il giovane Holden

Molte canzoni ci danno l’impressione di parlare all’anima.

Questo accade talvolta quando ascoltiamo Milton Nascimento, cantante e compositore brasiliano dalla voce potente ma delicata, il cui repertorio è pieno di canzoni che conducono ogni ascoltatore alla propria interiorità.

Il tocco sull’anima è percepito dall’inquieto ricercatore dell’unico vero Sé. Questo cercatore è felice quando trova espressioni artistiche che risuonano con lo strato più profondo della sua coscienza.

Quando un artista usa un linguaggio poetico, linguaggio ascoltato più dal cuore, è come se confermasse nella sua opera che, sì, c’è qualcosa che molti di noi stanno cercando dentro di sé, a volte incerti della sua esistenza. L’ascoltatore si rende conto che la sua ricerca non è solitaria.

Indubbiamente, questo tesoro poetico è un indizio del fatto che si è sulla strada giusta, che c’è qualcosa che dà senso alla vita. E allora la ricerca di ciò che trascende la vita ordinaria non sembra più un azzardo.

L’interpretazione di Milton Nascimento della canzone “Caçador de Mim” è una delle più note. È stata composta da Sérgio Magrão e Luiz Carlos Sá e si ispira al libro “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, che tratta dell’incontro e dell’accettazione della propria personalità e, perché no, dell’io spirituale.

Non c’è nulla da temere se non la fuga dalla lotta
Non c’è altro da fare che dimenticare la paura
Aprire con forza il petto alla ricerca
Sfuggire alle trappole della foresta oscura

Si va troppo lontano sognando
Ma dove si arriva?
Scoprirò ciò che mi fa sentire
Io, ricercatore di me stesso.

È un inno al coraggio di cercare se stessi. Al volgersi verso l’interno. Che il cercatore dimentichi la paura della vita (questa selva oscura con le sue trappole), pur temendo la lotta quotidiana, e si apra alla ricerca del suo vero essere.

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Informazioni sull'articolo

Data: Gennaio 20, 2025
Autore / Autrice : Group of LOGON authors (Brazil)
Photo: By NickPe from Pixabay

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